Articolo pubblicato il giorno: 17 Maggio 2022

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I “Leoni Cavezzo Rugby” vi invitano a una due giorni di sport in memoria del Terremoto dell’Emilia del 20-29 maggio 2012. 

L’appuntamento è per sabato 21 e domenica 22 maggio allo Stadio Nino Borsari di Cavezzo, in provincia di Modena.

Si inizia sabato alle 15.30 con i saluti delle autorità tra cui il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la musica della Banda Cornamuse. A seguire Torneo “Old”, previsto per le 16.30. In serata “Terzo Tempo” aperto ad atleti e presenti. Alle 21 concerto della Banda Cornamuse. L’intera giornata sarà allietata da Radio Pico, con musica e intrattenimento.

Domenica la Banda Cornamuse e gli atleti sfileranno per il centro del paese, durante il tradizionale mercato. Alle 10.00 le autorità, tra cui il Vescovo di Modena e Nonantola, daranno il via al Torneo Mini Rugby. Alle 12.30 Terzo Tempo per gli atleti.

Al microfono di Matilde Sgarbi, uno degli organizzatori, Gabriele Pivetti:

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Si dice che lo sport del rugby sia portatore di valori ed è vero. Ci sono tre parole che ne riassumono una parte importante:

SOSTEGNO – spesso a bordo campo si sente urlare questa parola. Esprime l’obbligo di non lasciare mai solo il portatore di palla quando sta avanzando per cercare di raggiungere la meta. Se venisse lasciato solo rischierebbe di essere fermato dalla difesa avversaria. La meta non è mai l’esito dell’iniziativa di un singolo, ma del lavoro di un gruppo;

AVANZARE – per uno sport in cui la palla va passata indietro, avanzare verso la meta è veramente impegnativo. Ogni metro deve essere guadagnato con grande sudore. Chi riceve la palla ha l’obbligo di avanzare, come nella vita;

RISPETTO – per sè stessi e per i compagni di squadra, per gli avversari e per l’arbitro. Difficilmente in una partita di rugby, di qualsiasi categoria, si sentono contestare le scelte dell’arbitro. Il giudice di gara può infatti sbagliare, esattamente come un giocatore. Ai genitori si chiede per primi di assimilare questo aspetto del gioco, in modo che i ragazzi imparino a lavorare sui propri limiti, piuttosto che cercare alibi.

 

 

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(Foto by Leoni Cavezzo Rugby)

 

Matilde Sgarbi